Achille Cipollini

Cipollini, ferito a Calatafimi, sembrò inghiottito dalla battaglia

Cipollini Achille fu un eroe delle guerre d’Indipendenza ed è un mistero come abbia fatto a diventare un inafferrabile fantasma della Storia, sparito nel nulla a Calatafimi.

E’ uno dei più singolari e misteriosi tra i Mille, almeno secondo quello che dice la Gazzetta Ufficiale del 1878: ” È ufficialmente escluso che uno di tal nome trovisi ora nell’esercito. Alcuno lo dice (già) maggiore nelle piazze, morto a Torino nel 1867 o 1868. Altri lo afferma nato a Napoli verso il 1820, tra i difensori di Venezia nel 1848-49, alla campagna di Lombardia nel 1859 come cacciatore delle Alpi; imbarcatosi a Lonato e sceso a Talamone, ma poi, raggiunto Garibaldi in Sicilia, capitano, ferito a Calatafimi; infine professore di lettere a Napoli. Nessuna notizia ufficiale; a Napoli è sconosciuto.”

Ancora più misteriosa la testimonianze di G.C. Abba scritta sui propri ricordi molti anni dopo l’impresa che ricorda Ceppollini come ufficiale della sesta compagnia: ” Altro singolare uomo era il sottotenente Achille Cepollini, napolitano, di quarant’anni, vecchio difensore di Venezia, letterato anzi professore di lettere, che fu visto a Calatafimi l’ultima volta, e sparito non lasciò di sé traccia sicura, né di lui se ne riseppe mai più.”

Invece Cipollini (Cepollini) Achille di Luigi non era un fantasma; nacque a Montecalvario (Napoli) il 12 agosto 1817.
Nel 1848 era con Guglielmo Pepe e Cosenz in Veneto con il Battaglione Napoletano con il grado di tenente e poi capitano.
Nel 1859 fu capitano nei Cacciatori degli Appennini.
Nel 1860 si imbarcò con i Mille come ufficiale nella compagnia Carini.
Ferito alla gamba destra da una palla di fucile a Calatafimi, dopo la convalescenza proseguì nella campagna ottenendo il grado di maggiore, forse anche per riguardo anche alla sua età.
Entrò nell’Esercito regolare ed ebbe confermato il grado di maggiore, ma fu messo al servizio sedentario già nel 1862.
Nel 1965 risulta essere comandante miliare della piazza di Oristano.
Congedato nel 1872.
Insignito del cavalierato di SS. Maurizio Lazzaro e del cavalierato della.Corona d’Italia.

Qualche mistero rimane, ma Cepollini è esistito !

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