Achille Lorenzo Scotto

Scotto

Lorenzo Giovanni Battista Scotto, di Giuseppe (di origini savonesi), nacque a Roma il 12 luglio 1836 e fu iniziato in famiglia al mestiere di sarto. Preferì poi darsi all’attività di pittore decoratore.  Lavorò anche come allestitore di carri allegorici, tipici del carnevale romano e come restauratore. Da ragazzo fu testimone dello svolgimento della Repubblica Romana e fu mazziniano per tutta la vita.
Partecipò alla spedizione dei Mille (l’unico romano) militando nella IX compagnia (comandata da Giacomo Griziotti). Durante la spedizione contrasse il tifo che ne debilitò la salute. Nel 1866 allo scoppio della Terza Guerra di Indipendenza, prese parte tra i volontari garibaldini e venne inquadrato nel primo battaglione dei bersaglieri genovesi, comandato dal maggiore Antonio Mosto. Terminata la campagna militare, Lorenzo si stabilì a Firenze ma da lì partì per la sfortunata campagna per la liberazione di Roma.
Scotto lasciò delle lettere in cui descrive le battaglie di Calatafimi e Palermo dal suo punto di vista di soldato semplice e con un linguaggio popolare privo dell’enfasi che invece caratterizza tutti i memorialisti.
Morì poco più che cinquantenne nel 1888 a Roma, dove aveva vissuto modestamente con la famiglia, vivendo prima di un magro lavoro artigiano e poi impiegato nel comune capitolino.

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