Merlino Alfio nacque a Reggio Calabria il 24 maggio 1818 da Silvestro e Pancalla Carmela.
Da giovane visse lavorando modestamente. Nel 1848, egli accorse ad ingrossare le file degli insorti calabresi capitanati da Agostino Plutino. Quando l’insurrezione fu domata si mise in salvo con altri, andando, prima in giro per l’Italia e poi rifugiandosi in Piemonte.
Nel 1860 prese parte alla Spedizione dei Mille e combattè a Calatafimi da caporale.
Dopo Palermo seguì a Barcellona, l’amico Antonio Plutino ed altri calabresi.
Dopo lo sbarco in Calabria Merlino ebbe degli incarichi di fiducia e sorveglianza ai magazzini militari. Avvenuta poi l’annessione al Piemonte e sciolto l’esercito dei volontari, egli si ritirò a Reggio, dove visse con quello che guadagnava facendo il confetturiere in piazza Mesa.
Poi, per curarsi di una malattia, si recò a Napoli e vi resto vivendo modestamente per vari anni probabilmente facendo il caffettiere come risulta sulla Gazzetta Ufficiale. A Napoli morì il 25 febbraio 1882.