Augusto Povoleri

Povoleri Augusto dei Mille

Augusto Povoleri fu un animo inquieto, dopo anni di battaglie fu incapace di accettare una tranquilla vita in provincia da farmacista e medico.

Pavoleri (o Povoleri) Augusto di Giovanni nacque a Treviso il 23 aprile 1838.
Lavorava nella farmacia di famiglia, quando nel 1959 fuggì in Piemonte per arruolarsi tra i volontari della II guerra d’Indipendenza. Venne ferito a Palestro.
L’anno seguente, nel 1860, quantunque non perfettamente guarito dalla ferita dell’anno prima, seguì Garibaldi nell’impresa di Sicilia: si distinse nella sanguinosa battaglia di Calatafimi, e viene ricordato tra i protagonisti della famosa mischia intorno alla bandiera. Finì la campagna come sottotenente.

Nel 1862, si trovò nella spedizione su Roma, fermata sull’ Aspromonte.
Fuggì in Svizzera per non esser fatto prigioniero. Tornato presto in Italia intraprese gli studi di medicina laureandosi a Bologna nel 1866.
Partecipò alla campagna della III guerra d’indipendenza..
Nel 1867 fece parte della spedizione dell’Agro Romano; e partecipò al combattimento di Porta San Paolo e tentò una incursione in Roma riuscendo a entrare nell’Urbe da Porta Pia e, svaligiata una polveriera, portò a Garibaldi polvere e munizioni sfuggendo alle forze papaline.

Tornato momentaneamente a casa nel Veneto finalmente liberato, dopo pochi anni decise di imbarcarsi come medico su una nave America che trasportava emigranti nell’America del Sud.
Nel 1870, all’età di 32 anni, si gettò in mare al largo di Alicante trovando la morte che l’aveva sfiorato in anni di battaglie.

Il giovane Povolieri in divisa da sottotenente ( a sinistra)
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