Carlo Burattini

Burattini Carlo di Domenico nacque ad Ancona 4 marzo 1827.
Il padre era un marittimo che aveva viaggiato fino alle Americhe e Carlo fu anch’esso un giovane capitano della marina mercantile.
Nel 1959 lasciò il suo lavoro per prendere parte tra i volontari dei Cacciatori delle Alpi alla  Seconda guerra di indipendenza.

Nel 1860 lasciò nuovamente la moglie incinta e il figlio di due anni per partecipare ai preparativi alla Spedizione dei Mille, incaricato dal suo amico d’infanzia Augusto Elia di recarsi a Livorno per arruolare volontari tra i marinai, necessari per condurre le navi in Sicilia. A questo scopo gli furono affidate 4000 lire da Menotti che a sua volta aveva ricevuto da Bertani.

Nella notte della partenza della Spedizione da Genova partecipò alla presa di possesso del Lombardo con Augusto Elia, Menotti Garibaldi ed altri volontari, e rimase a bordo come ufficiale agli ordini di Nino Bixio. Durante lo Sbarco di Marsala raccolse con ogni mezzo le barche per consentire lo sbarco dei volontari dai piroscafi.

Si distinse combattendo con valore a Calatafimi, Palermo, Milazzo e sul Volturno con il grado di capitano, ricevendo la medaglia d’argento al valore.
Prestò servizio brevemente come capitano nel 9° Regg. Fanteria.

Fu con Garibaldi nel 1862 in Aspromonte e, dopo l’esito negativo di quella spedizione, rimase sotto sorveglianza della polizia.
Nonostante la perdita del figlio, avvenuta nel 1865, prese parte alla Terza guerra di indipendenza sul Lago di Garda sempre con l’amico Elia.

Morì a Camerano il 23-7-1870. Nel 1903 la Società di mutuo soccorso tra i garibaldini fece trasferire i suoi resti presso il cimitero comunale di Ancona.

“…Burattini è morto, e lascia la famiglia nella miseria.
Potreste incaricarvi di chiedere un sussidio e una pensione per quella povera famiglia? Ve ne sarei
ben grato…”

lettera di Garibaldi a Cucchi
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