Carlo Torri Tarelli

Torri Tarelli

Carlo Torri-Torelli partecipò a tutte le guerre d’Indipendenza, ma perse due fratelli e la propria tranquillità familiare ed economica, finendo in Argentina


Torri Tarelli
Carlo nacque ad Onno il 26 giugno 1832 .
Fu uno dei dodici figli di Carlo Torri e Giuseppina Dell’Oro. Per il lascito di uno zio morto senza eredi la famiglia aggiunse il cognome Tarelli. Cinque dei fratelli parteciparono alle vicende risorgimentali e due vi persero la vita.
Carlo aveva il diploma di ragioniere. Nonostante l’opposizione del padre partecipò con il fratello Giovanni ai moti delle Cinque Giornate di Milano e alla prima guerra d’Indipendenza. Giovanni morì durante una burrasca nelle acque del lago Lario mentre trasportava verso Lecco delle armi destinate alla resistenza contro gli austriaci. .

Carlo ritornò a Onno ad aiutare il padre nelle attività commerciali.
Nel decennio dal 1849 al 1859 si creò una una famiglia: si sposò ed ebbe un figlio.

Nel ‘59 partecipò alla seconda Guerra d’Indipendenza col grado di furiere fu aggregato al 1° Reggimento 2° Battaglione 1^ Compagnia. Nella battaglia di Treponti Carlo fu ferito meritando la menzione onorevole e il grado di sottotenente.

Nel 1860 partì con il fratello Giuseppe nell’impresa dei Mille. Parteciparono alla battaglia di Calatafimi. Furono entrambi feriti a Palermo (Carlo al ginocchio sinistro ).
Venne promosso tenente e poi capitano. Come addetto allo Stato Maggiore, rimase a Palermo. Frattanto il fratello Battista giungeva in Sicilia il 24 giugno 1860 e venne inquadrato nella compagnia di Nino Bixio, Dalle lettere al padre si rileva che Carlo cercò di far ottenere il grado di ufficiale ai fratelli.
Giuseppe infatti fu promosso tenente, ma a causa della trascurata ferita al braccio venne colpito da infezione tetanica e morì a Catanzaro.

Al termine dell’impresa Torri Tarelli ritornò ad Onno. Ebbe le medaglie commemorative, la pensione dei Mille e la medaglia d’argento al valore militare per il suo comportamento a Calatafimi. Lì rimase poco. Un giorno “silenzioso e dolente partì da casa e si rifugiò a Varazze serrando ben chiuso nell’animo il dolore che lo angustiava” per una “incresciosa vicenda coniugale”. A Varazze aprì un doposcuola serale per i bambini poveri insegnando disegno, aritmetica e geometria. Nel 1862 seguì il generale Garibaldi fino ad Aspomonte.
Nel 1866 partecipò alla III Guerra d’Indipendenza al comando della IV compagnia del I Battaglione dei volontari che combatté a Condino e Monte Grumello.

Nel 1867 Torri Tarelli partecipò al tentativo di Roma col grado di Maggiore, combattendo a Villa Glori, Monterotondo e Mentana.

Nei primi mesi del 1870 imbarcatosi a Genova raggiunse Buenos Aires trovando occupazione presso il Consolato d’Italia.

Ritornò ancora ad Onno dove trascorse gli ultimi anni della sua vita malandato in salute e sofferente per le cicatrici delle ferite che si erano riaperte ma sempre devoto alla causa garibaldina, aiutando anche economicamente vecchi commilitoni.
Carlo Torri Tarelli morì il 14 Dicembre 1887

“… Se la fortuna darà di poter campare (ciò che è impossibile), non mancherò di rendervene avvisato…”

Lettera di C. TORRI-TORELLI al padre.
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