Cesare Gattai

La bandiera portata da Gattai nella battaglia di Calafafimi

Cesare Gattai, portabandiera, morto in battaglia sventolando il vessillo dei livornesi, giunto dai campi di Curtatone e Montanara a quelli di Calatafimi.

Gattai Cesare di Alessandro e di Cristina Gattai nacque a Livorno 7 marzo 1831 in una famiglia popolare, di origine genovese. Il padre faceva il navicellaio e Cesare lo aiutava in tale lavoro di trasporto su piccole imbarcazioni adatte ai tragitti sui canali interni e sull’Arno.
Partecipò con il padre alla difesa di Livorno nel 1949.
Nel 1959 partì verso nord con altri volontari e si arruolò tra i Cacciatori delle Alpi per partecipare alla seconda guerra d’Indipendenza.
Il 1° maggio 1860 partì da Livorno sul piroscafo Etruria, al comando di Iacopo Sgarallino, verso Genova per partecipare alla Spedizione dei Mille. Essendo un reduce delle battaglie dell’anno prima ebbe il grado di sergente fu aggregato alla II compagnia fatta soprattutto da livornesi.
Gli venne affidata la bandiera della compagnia che Andrea Sgarallino aveva conservato fin dalla battaglia di Curtatone e Montanara, quando il vessillo, donato da donne di Reggio Emilia ai volontari toscani era stato catturato e poi ripreso da Sgarallino ai soldati austriaci.
La bandiera era stata per poco tempo esposta al santuario di Montenero prima della repressione austriaca e poi nascosta in casa Sgarallino.
Durante la battaglia di Calatafimi Gattai portò la bandiera che gli era stata affidata e cadde col petto squarciato dalla mitraglia.
Fu sepolto e il suo feretro fu avvolto dalla bandiera. Il vessillo fu poi portato poi sull’Aspromonte e nella III guerra d’indipendenza. Infine fu riportato a Livorno.

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