Domenico Damis

Damis Domenico

Damis Domenico di Antonio e di Lucia lrianni nacque a Lungro (Cosenza) il 24 Febbraio 1824 in una famiglia di origine albanese, come quasi tutta la comunità del paese.
Studiò nel collegio italo-greco di S. Demetrio Corona e poi andò a Napoli a studiare legge.
Prese parte all’insurrezione cosentina del 15 maggio 1844 e dovette darsi alla latitanza. Dopo l’amnistia ritornò a Napoli, riprese gli studi e si laureò nel 1847.
Ritornò a Lungro e fondò una società ispirata alla Giovine Italia.
Insorta nel 1848 la Calabria, egli si mise a disposizione del Comitato di Salute Pubblica sorto a Cosenza e si arruolò come semplice soldato.
Il 22-06-1848 si trovò al fatto d’arme di Spezzano Albanese e il 27 dello stesso mese a quello di Castrovillari.
L’insurrezione fu domata e Damis inspiegabilmente non fuggì e il suo arrestò a Lungro dette vita a una manifestazione di protesta degli abitanti verso i gendarmi.
Condotto a Cosenza fu rinchiuso nel carcere e nel 1852 fu condannato a 25 anni che scontò in parte a Santo Stefano, dove ebbe a compagni Settembrini, Poerio, Spaventa, e in parte a Nisida dove si trovava nel 1859 quando fu imbarcato sullo “Stromboli” con gli altri per l’Argentina.
Sbarcò invece libero in Irlanda, passò a Bristol, poi a Londra e infine in Italia.
Nel 1860 partecipò alla Spedizione dei Mille.
Fu aggregato alla III compagnia, alle Guide col grado di capitano e anche di giudice istruttore nel tribunale di Guerra.
Dopo la conquista della Sicilia fu mandato per sollevare la popolazione e raccogliere volontari.
Ai Ponti della Valle, Damis a capo di un battaglione di Albanesi si batté con valore.
Dopo l’impresa ebbe una medaglia d’argento al valor militare ed entrò a far parte dell’Esercito regolare con il grado di Maggiore.
Nel 1866 partecipò alla III Guerra d’Indipendenza.
Fu e letto deputato di Castrovillari per tre legislature.
Conclusa la carriera militare con il grado di tenente generale, si ritirò nella città natia.
Morì il 5 ottobre 1904.

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