Enrico Novaria

Enrico Novaria dei Mille

Enrico Novaria a causa dei suoi ideali fu un terrorista mazziniano; uccise con il coltello, diventò soldato, forse cercò la morte e morì colpito da cinque palle.

Novaria Enrico di Domenico nacque a Pavia 1832 in una famiglia benestante di commercianti e possidenti.
Nel 1848, giovanissimo, partì con un battaglione garibaldino per la I guerra d’indipendenza. Tornato in famiglia intraprese gli studi di legge e prese parte attiva alle cospirazioni mazziniane contro l’Austria. Nel 1959 fu coinvolto, quasi sicuramente come esecutore, in due feroci omicidi di simpatizzanti filo austriaci: il professore Bricco e il giornalista Ripamonti. Quando gli inquirenti cercarono di stringere il cerchio, Novaria e l’amico e complice Pedotti erano oramai espatriati. Subito dopo parteciparono infatti alla II guerra d’Indipendenza. Pedotti dimostrò un estremo coraggio, forse cercando e trovando la morte per il senso di colpa dovuto agli omicidi.

Nel 1860 Novaria partecipò alla Spedizione dei Mille insieme al fratello Luigi. Durante l’impresa raggiunse il grado di capitano per il suo comportamento nei fatti d’arme. Ebbe le medaglie commemorative. Con R.D. 12-6-1861 ebbe conferita anche la medaglia d’argento al valor militare per il coraggio dimostrato durante la battaglia del Volturno.
Tornato a Pavia a fare il commerciante di vini, risultò schedato dalla polizia come repubblicano.
Nel 1866 partecipò col il grado di capitano alla III guerra d’Indipendenza. Fu con Garibaldi a Bezzecca e il 21 luglio, mentre era alla testa della sua compagnia, cadde colpito al petto da 5 palle.

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