Giovanbattista Mosto

Giovanni Battista Mosto era ligure, probabilmente di Genova.
Era un giovane appena diciassettenne, analfabeta. Probabilmente lavorava al porto, anche se su di lui non si sa molto.
Nella fatidica notte tra il 5 e il 6 maggio si imbarcò, insieme agli altri volontari, sul piroscafo “Lombardo” e partecipò all’impresa dei Mille, anche se la sua presenza non è annotata in nessuno degli elenchi.

Nel 1860, appena conclusa la campagna di Sicilia, si arruolò nella Regia Marina da guerra.
Solo molti anni dopo poté procurarsi una certificazione sottoscritta da Antonio Mosto, Stefano Canzio, Luigi Malatesta e altri venticinque superstiti dei Mille, attestante la sua effettiva appartenenza alla spedizione, ma tutto ciò non valse a far includere il suo nome nell’elenco ormai divenuto definitivo e non
godette della pensione dei Mille.
Tuttavia a Giovanbattista Mosto, uomo semplice, bastò la consapevolezza di essere stato uno dei componenti della gloriosa schiera, anche senza un riconoscimento ufficiale.
Pochi altri subirono la stessa sorte e sempre si tratta di persone povere, analfabeti che forse non riuscirono a dare dati certi al momento dell’arruolamento e che poi non riuscirono a dare voce alle proprie ragioni.

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