Giovanni Antonelli, bracciante analfabeta, fu tra gli eroi dell’unità d’Italia, ma non cambiò la propria vita di lavoro e povertà
Antonelli Giovanni, figlio di Arcangelo e di Violante Benedetti, nacque a Pedona presso Camaiore, il 13 dicembre 1820 e fu l’unico lucchese dei Mille.
Era un bracciante analfabeta e fin da giovane fu uno spirito ribelle e insofferente del governo granducale. Si era trasferito a Livormo per cercare lavoro ma fu richiamato alla leva. Disertò dall’esercito granducale e si rifugiò nel paese d’origine e fu arrestato. Mentre era condotto a Camaiore, riuscì comunque a fuggire ed espatriare fuori dalla Toscana.
Venuto a sapere dell’impresa di Garibaldi, decise di prendervi parte, inquadrato nella 6^ compagnia.
Dopo l’impresa dei Mille visse a Livorno e poi a Lucca, universalmente noto con il soprannome “Il garibaldino”.
In precarie condizioni di salute, visse poveramente con la pensione prevista per i Mille e morì il 17 novembre 1885 a Viareggio.