Giuseppe Giupponi

Giupponi Giuseppe

Giupponi Giuseppe Ambrogio Luigi di Giuseppe e di Martina De Vallis nacque a Bergamo il 26 marzo 1838
Era possidente.
Nel 1860 partecipò alla Spedizione dei Mille aggregato alla VIII compagnia (A. Bassini)
A Palermo riportò ferite alla coscia destra e fu congedato per provata inabilità al servizio.
Ritornò a Bergamo e riprese a occuparsi dell’amministrazione dei suoi beni.
Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille.
Nel 1863 seguì Francesco Nullo nella piccola spedizione in difesa della Polonia.
I volontari partirono in piccoli gruppi per non destare sospetti. Giupponi era con Dilani, partirono da Bergamo e attraversarono il territorio asburgico. Nel passaggio del confine Dilani venne preso dalle guardie austriache, tradotto nella fortezza di Olmùtz e in seguito rimandato in Italia. Giupponi riuscì a giungere in Polonia dove si riunì con Nullo.
Dopo la battaglia di Krzykavka, nella quale trovò morte Nullo, cercò con Arcangeli Febo di riparare in territorio austriaco ma fu fatto prigioniero dai cosacchi nei pressi di Slawkow.
La Corte Marziale Russa lo condannò a morte e in seguito la condanna fu commutata ai lavori
forzati per dodici anni in Siberia.
Il Giupponi adducendo le sue condizioni di salute riuscì a non essere sottoposto ai lavori delle
miniere e girò molte galere siberiane, fino ai confini con la Mongolia.
La moglie Francesca Invernizzi con l’aiuto del fratello e della sorella di Luigi Caroli (anch’esso carcerato in Siberia), riuscì nel 1864 a consegnare personalmente all’Imperatore Alessandro di Russia, che si trovava a Nizza, una supplica per il marito e per gli altri italiani che si trovavano nelle stesse condizioni.

Nel 1867 fu amnistiato e lasciò la Siberia con il compagno Venanzio. Dovette fermarsi per un mese a Irkutsk per ristabilirsi un po’ in salute ed essendosi lagnato con le autorità dei maltrattamenti subiti, fu fatto proseguire con slitte e vetture di posta. A Irkutsk comprò una zanna di mammouth che portò con sè fino a Bergamo (si trova oggi nel Museo di Storia Naturale).

Dopo una sosta a Tobolsk ritrovò a Varsavia il padre e la moglie e con loro raggiunse Seriate il 27 settembre 1867.
Nel 1878 era residente a Bergamo.
Morì a Seriate il 30 maggio 1897.

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