Liberio Chiesa

Chiesa Liberio

Liberio Chiesa, “chiassoso ma prode” maggiore garibaldino, marciava con la gamba di legno guadagnata a Palermo, alla testa delle manifestazioni antimonarchiche.

Chiesa Liberio di Daniele e di Maria Barzaghi nacque a Milano 22 dicembre 1838
Proveniva da una famiglia di origini popolane.
Nel 1959 espatriò e partecipò alla II guerra d’Indipendenza, combattendo a San Martino dove fu ferito.
Partecipò nel 1860 alla Spedizione dei Mille con il grado di sergente, aggregato alla V compagnia.
Promosso ufficiale, durante le giornate di Palermo fu gravemente ferito ad una gamba per cui fu necessaria in seguito l’amputazione dell’arto.
Entrò nell’esercito con in grado di maggiore, anche se ovviamente in ritiro.
Ritornò a Milano, rimanendo un accesso repubblicano e un inflessibile democratico.
Come riportati dalla Gazzetta Ufficiale del 1878, fu rimosso dal grado nel 1870 (con divieto di vestire la divisa di maggiore dell’esercito) ed escluso dall’onore di fregiarsi della medaglia e dal diritto a pensione”. Questo per aver organizzato e partecipato alle manifestazioni antigovernative del 1870, sfilando in prima fila trascinando la sua gamba di legno e gomma, tra operai socialisti e mazziniani irriducibili.
Pur in difficoltà economiche, continuò a partecipare ai comitati e alle associazioni repubblicane.
Morì a Milano l’11 marzo 1880.
I funerali furno affollati ed ebbero luogo il 13 marzo. Dal feretro pendeva la camicia rossa, lacerata dai proiettili. Al cimitero tenne un discorso Felice Cavallotti.

“Liberio Chiesa, chiassoso ma prode, giaceva anch’ egli con una gamba spezzata”.

G. Cesare Abba
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