Michelangelo Scarpari

Michelangelo Scarpari

Michelangelo Scarpari era un uomo di mezza età, lontano dalla figura del garibaldino; ma aveva fatto le sue scelte molto tempo prima e non poteva mancare tra i Mille.

Scarpari Michelangelo di Santo e di Zanola Angela nacque a Botticino Sera (Brescia) il 13 aprile 1818.
Probabilmente esercitava il mestiere di falegname anche se viene riportato anche come “stradino”, sicuramente era un uomo del popolo.
Nel 1948, appena sposato, sembra sia stato coinvolto nei moti di Brescia, tanto che con la restaurazione dovette scappare dopo una colluttazione con la polizia, riuscendo a sfuggire in fuga rocambolesca verso il Piemonte, travestito da carrettiere.
Nessuna sua notizia si ha per gli anni seguenti, salvo che la famiglia non risultò più in quegli anni residente a Botticino e che forse continuò a fare il carrettiere in Piemonte.
Forse partecipò alla II guerra d’Indipendenza.
Si arruolò tra i Mille già quarantottenne come soldato semplice nella 4^ compagnia; allo sbarco fu nominato caporale.
Poi fu “sergente falegname” e successivamente alla fine della campagna fu nominato sottotenente. Nel 1962 passò con lo stesso grado nel nel 7º fanteria. Fu congedato dall’esercito nel 1871.
Tornato a Brescia, Scarpari vendette i suoi averi a Botticino e andò ad abitare con la sua famiglia sui Ronchi dove gestì una trattoria all’insegna di “Garibaldi”; trattoria che divenne molto conosciuta ed esistette fino al secondo dopoguerra gestita a lungo da suoi discendenti.
Morì a Mompiano il 4 dicembre 1875.

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