Pietro Damele

Damele appartenne al corpo dei Carabinieri genovesi

Damele Pietro Lorenzo di Giovanni Battista nacque a Diano Castello (Imperia) il 13 aprile 1837
Il padre era un gabelliere del re e risiedeva normalmente a Genova, dove crebbe Pietro.
Nel 1859 partecipo alla II guerra d’Indipendenza come volontario garibaldino tra i Carabinieri genovesi. Nel combattimenti di Varese fu ferito a una spalla.
Nel 1860 partecipò alla Spedizione dei Mille sempre tra i Carabinieri genovesi.

Si distinse nella battaglia di Calatafimi. A Palermo combattè a fianco dell’amico Stefano Canzio al ponte dell’Ammiraglio, quando questi colpito da una palla alla clavicola sinistra, rimase ferito allo scoperto. Accortosi del pericolo il Damele lo portò sotto un portico; lo stesso fece anche per Finocchietti. Poi ritornò al combattimento.
Nei giorni successivi rimase egli stesso ferito di palla al braccio sinistro. Andò quindi col Canzio ed altri in convalescenza a Genova. Con R.D. 12-6-1861 ebbe conferita la Medaglia d’argento per il suo valore dimostrato a Calatafimi e Palermo.

Durante la campagna raggiunse il grado di sergente.
Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille.
Dopo lo scioglimento dell’esercito meridionale, Pietro Damele si trasferì a Milano dove trovò un posto da impiegato pubblico (commissario). Morì a Monza il 23 ottobre 1866.
Fu sepolto a Staglieno nel campo dei Mille

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