Quirino Moiola

Moiola Quirino di Giuseppe e di Domitilla Scolini nacque a Rovereto (Trento) 16 novembre 1818
Nel 1959 ha già passato i quarant’anni, quando espatriò clandestinamente per partecipare alla II guerra d’Indipendenza. Lasciò a Rovereto la moglie e quattro figli che non rivide mai più.
Terminata la campagna con l’armistizio di Villafranca, non ritornò a Rovereto ma stabilì la sua
dimora a Milano dove per vivere ottenne un impiego.
Nel 1860 da Milano partì alla volta di Genova per imbarcarsi verso la Sicilia assegnato alla 5^ compagnia (F. Anfossi).

Dopo la battaglia di Calatafimi, fu promosso caporale. A Messina, fu promosso sergente. Nell’assedio di Capua riportò una ferita al palmo della mano destra che stette aperta per diversi mesi.
Al termine dell’impresa come tanti veneti e trentini non ritornò a casa, forse per paura di persecuzioni da parte della polizia austriaca, forse per sfuggire a dei creditori.
Si stabilì a Firenze presso uno zio materno.
Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille
Nel 1866 partecipò alla III guerra d’indipendenza e fece la campagna del Tirolo con il generale Garibaldi.
Al termine della campagna ritornò ancora a Firenze, e poi si stabilì a San Casciano, in Val di Pesa dove morì il 15-4-1875.

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