Raffaele Carbonari

Carbonari Raffaele di Domenico e Artemisia Torcia nacque a Catanzaro 21 novembre 1812
Raffaele dopo aver compiuto gli studi secondari a Catanzaro si trasferì a Napoli e ivi si
laureò in architettura.
Ritornato a Catanzaro si diede ad esercitare la sua professione (era iscritto anche all’albo degli architetti giudiziari) ma cominciò a cospirare negli ambienti mazziniani e partecipò alla rivoluzione calabrese del 1848 contro i Borbone raccogliendo gente ed armi a Taverna, Crotone e a Cosenza, da inviare agli insorti a
Anguissola e Filadelfia.
Dopo la restaurazione fu ricercato dalla polizia che lo sospettava di essere nell’elenco dei capi cospiratori. Carbonari credette opportuno scappare, come tanti altri a Malta e durante il suo
esilio fu condannato all’ergastolo in contumacia.
A Malta per poco non fu imprigionato per infrazioni alle leggi sanitarie perché si temeva per il colera. Si rifugiò quindi a Marsiglia, poi a Genova e infine a Torino accolto dagli emigrati calabresi. Qui modificò la sua idea politica e si fece convinto che l’unità italiana si sarebbe attuata sotto la monarchia sabauda.
trovo occupazione intorno al 1853 presso la ferrovia Vercelli-San Germano.
Nel 1860 partecipò alla spedizione dei Mille.
Dopo la battaglia di Calatafimi, dove diede prova del suo valore, fu promosso capitano del Genio a
Palermo. Per motivi di salute non proseguì fino al Volturno e fu promosso maggiore e direttore del Genio a Reggio Calabria e poi a Palermo.
Al termine della campagna ebbe le medaglie commemorative e la croce di cavaliere dell’ordine
militare di Savoia.
Rimase nell’Esercito e nel 1862 fu assegnato al 27° Regg. Fanteria. Dopo un periodo in aspettativa per infermità fu confermato maggiore nello Stato Maggiore delle Piazze.
Nel 1871 fu collocato in riforma e si stabilì a Catanzaro e fu promosso Tenente Colonnello nella riserva.
Ebbe ancora la croce di Cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia.
A Catanzaro partecipò alla vita politica e fu più volte eletto consigliere comunale.
Morì a Catanzaro il 1° luglio 1881.

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