Remigio Piva

Piva Remigio di Giovan Battista nacque a Rovigo 28 febbraio 1840 in una famiglia benestante.
Era studente di un Liceo a Venezia quando nel 1859, come tanti altri studenti veneti, decise di oltrepassare clandestinamente il Po per arruolarsi tra i volontari nel II Corpo dell’Armata Centrale che nel corso delle operazioni militari venne mandato a presidiare le Romagne.
Dopo il congedo nel settembre 1859 superò l’esame di maturità presso il Liceo “Sant’Alessandro” di Milano, alla fine di novembre si iscrisse alla facoltà di matematica-ingegneria dell’università di Pavia, entrando in contatto con un ambiente particolarmente attivo e patriottico.
Nel 1860 partecipò alla Spedizione dei Mille nella VII Compagnia comandata da Benedetto Cairoli, composta prevalentemente da volontari e studenti universitari pavesi.

Dopo la fine della campagna decise di ritornare a Pavia per concludere gli studi e si laureò in ingegneria, ma non risulta abbia esercitato la professione. Negli anni successivi continuò ad partecipare alle campagne garibaldine. Nel maggio 1862 raggiunge i volontari riuniti a Sarnico e Palazzolo per entrare in Trentino. Nel 1866 fu ancora a fianco del Generale nella terza guerra d’indipendenza e poi nel 1867 nella campagna dell’Agro romano.

Nel 1867 Remigio Piva ritornò in Veneto e nel 1878 risultava ricevitore del R. Lotto.
Partecipò alla vita politica e fu consigliere provinciale e assessore e sindaco di Rovigo.
Per sua iniziativa il 15 novembre 1896 fu inaugurato a Rovigo il monumento a Giuseppe Garibaldi.
Morì 15 settembre 1919.

Lasciò un taccuino con le sue memorie sulla campagna meridionale pubblicate postume solo nel 1996.

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