Sebastiano Galigarsia

Galigarsia cadde a Calatafimi

Sebastiano Galigarsia, dopo anni di esilio vide dalla nave la piccola isola da cui era partito, ma dopo pochi giorni morì a Calatafimi

Galigarsia Sebastiano di Michele nacque a Favignana (Trapani) 28 ottobre 1820.
Era figlio di un fornaio e frequentando, i liberali costretti a domicilio coatto sull’isola, si avvicinò a quelle idee pericolose e fu ben presto costretto dalle attenzioni poliziesche all’emigrazione prima a Tunisi poi a Malta, a ‘Genova e a Livorno dove si trovava nel 1859 quando confidò a un commerciante marsalese che vi era una speranza di una spedizione in Sicilia.
Nel 1860 da Livorno si recò a Quarto e si imbarcò aggregato alla III compagnia con il grado di sergente.

Durante il viaggio, dalla nave indicò ai compagni la sua isola di Favignana dove non farà più ritorno.
Cadde nella battaglia di Calatafimi e i suoi familiari, con cui per molti anni non aveva avuto più alcun contatto, ricevettero la notizia della morte.

“…A bordo del Lombardo un Galigarsia, nativo di quell’isoletta, povero milite che doveva morir quattro giorni dipoi a Calatafìmi, diceva ad. un gruppo di quei suoi compagni che in quell’isoletta così bella v’era un carcere profondissimo sotto il livello del mare, dove chiusi sette compagni di Pisacane sopravvissuti all’ eccidio di Sapri…”

G.C. ABBA
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