Vincenzo Dalla Santa

Dalla Santa

Vincenzo Dalla Santa, dopo una gioventù fatta di stenti, traversie e guerre, e dopo pochi anni di tranquillità, trovò la morte in battaglia.

Dalla Santa Vincenzo di Giuseppe nacque a Lendinara (Padova) il 1 agosto 1827.
Fu un cospiratore fin da giovanissimo e nel 1848, mentre era studente a Padova, partecipò alla difesa di Venezia nel battaglione “Italia libera”. Ritornò nella sua città natale fino al 1851 facendo lo scritturale. Fu comunque costretto ad esiliare e riparò nel Piemonte con l’amico Domenico Cariolato. Furono anni di stenti, soprattutto nel primo periodo. I due ragazzi dovettero vivere a Torino anche momenti drammatici intorno al 1853, trovandosi a non avere cosa mangiare e a dover dormire, per qualche giorno, in un ricovero di rami e frasche.
Avendo partecipato al tentativo mazziniano di insurrezione del 29 giugno del 1857 a Genova fu arrestato e, dopo un periodo di carcere, deportato in America a Bahia Blanca in Argentina dove combattè nella Legione Italiana nelle confuse guerre che interessarono in quel momento il territorio.
Nel 1859 appena seppe dello scoppio della II guerra di indipendenza ritornò in Italia, grazie anche all’amnistia sabauda.
Nel 1860 partecipò alla Spedizione dei Mille. Fu aggregato alla I compagnia (N. Bixio) con il grado di sergente di squadra, ottenendo poi di passare ai Carabinieri Genovesi. Fu valoroso a Milazzo e sul Volturno e fu nominato sottotenente da Garibaldi.
Dopo l’impresa Dalla Santa sposò Marietta Soà (nativa di Lendinara) e andò a vivere a Firenze a fare l’impiegato in una società assicurativa. Nel 1866 lasciò la moglie e il suo tranquillo lavoro per partecipare alla III Guerra d’Indipendenza durante la quale mori il 21 Luglio colpito alla testa, a Condino.

“Prima di mezzogiorno morrò”

DELLA SANTA prima della battaglia di Bezzecca
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