Francesco Cucchi

Cucchi Francesco Luigi di Antonio e di Maria Milesi nacque a Bergamo il 17 dicembre 1834.
Nato da famiglia agiata fu avviato agli studi e si iscrisse nella facoltà di matematica presso l’università di Padova, ma dovette curare poco le lezioni visto che durante questo periodo visitò alcuni paesi quali la Francia e l’Inghilterra e a Londra ebbe modo di conoscere Giuseppe Mazzini e si iscrisse alla Giovine Italia.

IL VOLONTARIO
Nel 1859 si trovava proprio a Londra e quando ebbe sentore della guerra contro l’Austria, ritorno in Italia e si arruolò tra i Cacciatori delle Alpi. sotto il comando di Nino Bixio.
Dopo la pace di Villafranca seguì il generale Garibaldi diventando uno dei più stretti collaboratori, facendo in qualche occasione da tramite di rapporti segreti con la corte. Partecipò all’arruolamento, a Bergamo, per la spedizione in Sicilia e fu incaricato di recarsi a Milano per conferire inutilmente con il governatore Massimo d’Azeglio per il prelievo delle armi.

“Ivi era un tavolino sgangherato, rischiarato da un lumino a olio, al quale sedevano Francesco Nullo e Francesco Cucchi, intenti a notare quanti si presentavano, disposti a partire per la Sicilia”

Guido Sylva descrive il centro di arruolamento dei mille a Bergamo

IL COMBATTENTE
Cucchi parti con I Mille, aggregato alla VIII compagnia con il grado di sergente furiere.
Si distinse nel combattimento di Calatafimi e promosso sottotenente fu aggregato al Quartiere Generale.
Il 28 maggio presso la cattedrale di Palermo, mentre dirigeva la costituzione di una barricata, fu
ferito da una palla di carabina sopra la clavicola destra. Fu trasportato d’urgenza al convento di San Domenico in condizioni gravi. Subì un intervento chirurgico, fu promosso capitano ed ebbe una degenza di tre mesi.
Alla fine di agosto lasciò Palermo per Napoli con il grado di maggiore ma dovette lasciare la linea di operazione per farsi estrarre un’altra scheggia. Ebbe comunque modi di manifestare il suo attivismo dietro le quinte, brigando per allontanare Mazzini da Napoli e agevolando più che poteva il processo di annessione.
Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille.

Anca quest chi la bel e andà (anche questo è bello e spacciato) .

Angelo Bassini che lo vide sul letto dell’ospedale , sbagliando la previsione

IL POLITICO
Dopo la campagna rimase un collaboratore di Garibaldi, diventando una sorta di diplomatico della Sinistra garibaldina. Svolse anche due velleitarie missioni nel 1861 e nel 1864 nei Balcani per suscitare rivolte anti asburgiche.
Nel 1862 evitò di trovarsi nella spedizione di Aspromonte; del resto Cucchi aveva ormai maturato idee chiaramente monarchiche e nella sua azione di mediazione spesso non si coglie se curasse l’interesse del re Savoia oppure del movimento Garibaldino.
Nel 1865 fu eletto deputato per Zogno e poi altre volte negli anni seguenti.
Nel 1866 partecipò alla III guerra dell’Indipendenza, guadagnandosi una medaglia al valore a Bezzecca.
Nel 1867 seguì il Generale Garibaldi nel vano tentativo di occupare Roma con l’incarico di perlustrare lo stato delle difese pontificie e di prendere contatto con i comitati cittadini per sollevare una rivolta che non avvenne.
Salito al potere Francesco Crispi, divenne un suo collaboratore e curò i rapporti segreti con la Germania di Bismark.

Fu nominato senatore nel 1892.
Morì a Roma il 1-10-1913 e fu seppellito nel cimitero al Verano.


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