
Le 1000 storie dei Mille di Garibaldi
“...La seconda compagnia fu detta dei livornesi perché di Livorno era Jacopo Sgarallino, il più popolare dei suoi ufficiali, e di Livorno erano i suoi sergenti,
Prevalevano nella compagnia per numero gli operai, anch’essi però uomini intelligenti, che sapevano bene qual passo avevano fatto: e i più erano toscani, e portavano nomi i nobiltà popolaresca antica….” scriveva G.C.Abba
Dalle sue parole si riconosce la forte individualità della presenza dei livornesi tra i Mille. Tra di loro non c’erano giovani studenti entusiasti e neppure agiati borghesi e neanche vecchi cospiratori. Erano come diceva Abba operai, facchini, fuochisti, lavoratori del porto, navicellai che da Livorno ancora risalivano a remi la corrente dei canali e dell’Arno, portando merci fino a Firenze. Molti di loro avevano resistito agli austriaci quando questi avevano assediato Livorno nel 1849, un episodio che aveva segnato la città. Era gente risoluta che sapevano bene “qual passo avevano fatto” e cosa volevano: la Repubblica.
Tema Seamless Keith, sviluppato da Altervista
Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario