
Le 1000 storie dei Mille di Garibaldi
Eroi per caso, umili marinai.
Alcuni tra i Mille si ritrovarono nella spedizione per caso, senza l’impeto degli studenti dei Cairoli, senza l’esperienza degli esuli meriodionali, senza la lunga attesa dei volontari lombardi che da mesi scaalpitavano.
Per la maggior parte questi imprevisti protagonisti erano macchinisti, fuochisti e marinai ancora a bordo del “Piemonte” e del “Lombardo” quando avvenne il finto furto dei due piroscafi nel porto di Genova. Quasi tutti rimasero al loro posto e fecero parte dei Mille, anche dopo lo sbarco a Marsala, travolti dall’entusiasmo generale.
Senza volerlo si ritrovarono nel posto giusto al momento giusto, senza per questo cambiare per niente la loro vita di duro lavoro.
Altri erano marinai siciliani imbarcati su mercantili ormeggiati a Genova che colsero l’occasione per cambiare la propria vita, così come i pochi che riuscirono a imbarcarsi a Talamone nell’imprevisto scalo dei due piroscafi: qualche bersagliere della guarnigione e modesti lavoratori maremmani.
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