
Le 1000 storie dei Mille di Garibaldi
Molti furono i marinai tra i Mille. Molti anche i macchinisti e i fuchisti (più operai specializzati che marinai): questo perchè ormai l’intera manineria anche commerciale si era convertita alla trazione a vapore. Del resto sia il “Piemonte” che il “Lombardo” erano navi a vapore.
Proprio dagli equipaggi di questi due navi provengono molti dei marinai tra i Mille. Al momento del finto furto da parte di Bixio e dei suoi, molti uomini rimasero al loro posto, governarono le navi e seguirono la spedizione.
Altri marinai erano siciliani di servizio su navi mercantili: nel porto le notizie giravano e alcuni di essi lasciarono di nascosto il loro imbarco e si unirono ai garibaldini.
Altri ancora erano stati cercati preventivamente dalla stessa organizzazione per avere la sicurezza di poter governare i due vapori. In particolare fu Elia che trovò diversi marinai marchigiani che conosceva e che li convinse a partecipare all’impresa.
Altri infine erano semplicemente patrioti liguri (per i quali allora era molto frequente esercitare la marineria) che si trovavano nel posto giusto (Genova) nel momento giusto.
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