Luigi Dall’Ovo

Dall’Ovo Luigi

Luigi Dall’Ovo, nonostante il carattere schivo, fu un protagonista del Risorgimento Italiano. Partecipò a tutte le guerre, dal 1848 al 1866, sempre a fianco di Giuseppe Garibaldi e poi fece carriera nell’esercito.

Dall’Ovo Luigi Enrico di Ermenegildo e di Rosa Carrara nacque a Bergamo il 8 gennaio 1821.

Compiuti gli studi, fu indirizzato dal padre al commercio della seta. I moti del 1848 lo videro dapprima a Bergamo, poi a Milano come sergente furiere della sezione artiglieria della guardia nazionale al servizio del Governo Provvisorio. L’esito disastroso di Novara spinse il Dall’Ovo a partecipare alla difesa della Repubblica Romana nel 1949. Al comando della VIII Centuria combatté a Villa Corsini e al Vascello contro i Francesi. Caduta la Repubblica Romana, non poté seguire il Generale Garibaldi verso la Repubblica di San Marino per non lasciare il fratello Giuseppe, rimasto ferito in uno di quei combattimenti.
Nell’agosto del 1849 rientrò nel bergamasco, ancora in territorio austriaco e si rifugiò a Sforzatica di Dalmine.

Nel 1858 con Nullo, Tasca, Cucchi ed altri aderì alla “Società Nazionale Italiana” e nel 1859 partecipò alla I guerra d’indipendenza. Come semplice soldato fu incorporato a Savigliano ai “Cacciatori delle Alpi” e riconosciuto dal Medici che lo aveva incontrato nella difesa di Roma, fu nominato sottotenente. Fece tutta la campagna entrando a Bergamo con Garibaldi.
Subito dopo la guerra, tornato a Bergamo, fece parte della Commissione per Il Milione di fucili e si adoperò per arruolare uomini per la spedizione in Sicilia.
Partì con i Mille e fu aggregato alla VIII Compagnia come tenente. Dopo la conquista di Palermo fu promosso capitano aggregato al battaglione Dezza della 18^ Divisione. Seguì per l’interno della Sicilia Bixio come suo aiutante di campo. Dopo un viaggio a Malta per l’acquisto di stoffa per le Camicie Rosse, passò lo Stretto. Partecipò alla battaglia sul Volturno dove, per merito di guerra, fu promosso maggiore “per il valore dimostrato nel fatto d’armi di Villa Gualtieri, contribuendo efficacemente a riordinare i dispersi della Brigata Eberhardt e a ricondurli all’attacco”. Ebbe le medaglie commemorative e la Croce di Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia.

Dall’Ovo Luigi

Dopo l’impresa entrò a far parte dell’esercito regolare con il grado di Maggiore al 37° Reggimento di Fanteria. Nonostante il passato garibaldino ebbe qualche avanzamento di grado. Nel 1872 fu promosso tenente colonnello, nel 1977 colonnello e nel 1895, ormai da molti anni a riposo, fu nominato maggiore generale nella Riserva.

Dall’Ovo Luigi

Nel 1875, Garibaldi, acclamato dalla folla per le vie di Roma , riconobbe dopo quindici anni il Dall’Ovo, fece fermare la carrozza e gli strinse la mano.

Morì  a  Sforzatica  di Dalmine  nel  1897, ove era stato eletto Sindaco 3 anni prima.

“… alfine sparire come tanti, che si rincantucciarono a rivivere del loro passato, dei quali non si seppe più se fossero vivi o morti …”

G.C. ABBA
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