Vincenzo Roberti

Roberti Vincenzo di Giovanni e di Orsola Cappelli nacque a Bergamo 11 ottobre 1841.
Il padre trovato in possesso di cariche di polvere era stato prima condannato a morte dalle autorità austriache, poi graziato in quanto padre di cinque figli e unico sostegno della famiglia.
Vincenzo nel 1859 partecipò alla II Guerra d’Indipendenza aggregato ai Cacciatori delle Alpi.
Nel 1860 partecipò alla spedizione dei Mille imbarcandosi sul “Piemonte” anche se già con la febbre. Aggravatosi durante il tragitto Quarto-Talamone dovette essere lasciato a terra all’ospedale di Orbetello. Appena rimesso in salute ritornò a Genova e aggiunse la Sicilia con la spedizione Malenchini sbarcando a Palermo.
Fu arruolato nel 2° Battaglione del 2° Regg. Brigata Türr.
Combatté nella battaglia di Milazzo dove ebbe il grado di sergente.
Ritornato così dopo la campagna a Bergamo ottenne l’impiego di direttore di tipografia presso il giornale L’Eco di Bergamo.
Era già sposato e con una figlia piccola quando nel 1866 partecipò alla III Guerra d’Indipendenza.
Naturalmente, non essendo sbarcato a Marsala, fu escluso da tutti gli elenchi dei Mille compilati nei decenni successivi. Quindi per avere la pensione dovette chiedere una dichiarazione al Generale Garibaldi che nel 1880 attestò che effettivamente Roberti era partito da Quarto con i Mille si era fermato a
Talamone perché ammalato e che una volta guarito aveva raggiunto i Mille a Palermo.

Morì a Bergamo il 29 marzo 1912.

Dichiaro ad onor del vero che il Sig. Roberti Vincenzo si imbarcò coi Mille a Quarto sul vapore Piemonte e sbarcò a Talamone. Colà ammalatesi dovette rimanervi e appena guarito
raggiunse la colonna dei Mille a Palermo colla spedizione Malenchini.

G. Garibaldi
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