Achille Argentino

Argentino

Argentino Achille di Raffaele e di Raffaella Antocicco nacque a Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) il 29 novembre 1821.
Il padre era stato ufficiale dei gendarmi reali. Achille fece i primi studi a Salerno, poi a Napoli dove conseguì la laurea in ingegneria.
Nell’ambiente studentesco era entrato in contatto ambienti di cospirazione avversi alla monarchia. Si espose in prima persona negli avvenimenti del 1848 e ’49 e con la restaurazione fu arrestato nel 1851. Ebbe una pesante condanna e fu rinchiuso nel carcere di Procida, fino al 1859 allorquando fu deportato sulla nave “Stromboli” per andare in esilio in Argentina.
Dopo le disavventure del dirottamento della nave, divise con personaggi come Luigi Settembrini, Silvio Spaventa e Carlo Poerio, giunse con gli altri deportati in Irlanda. Passò da Londra e si stabilì a Torino dove lavorò con altri esuli per preparare l’insurrezione della Sicilia e del napoletano.
Nel 1860 partecipò alla Spedizione dei Mille. Con il grado di tenente fu aggregato al reparto Genio come vice dell’ingegner Minutilli. A Marsala fu tra i primi a sbarcare assieme a Missori. Partecipò a tutti i fatti d’arme e concluse con il grado di maggiore. Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille. Ebbe ancora conferita la Gran Croce dell’ordine militare di Savoia.
Eletto deputato del primo Parlamento Italiano, nel collegio di Melfi, aderì alla maggioranza cavouriana  ma si mantenne indipendente nelle votazioni e si occupò particolarmente del Mezzogiorno.
Argentino fece parte anche della commissione istituita nel 1861 per redigere l’elenco ufficiale dei Mille e della commissione parlamentare di inchiesta sul brigantaggio costituita nel 1863 e che giunse a una relazione conclusiva assai moderata e filogovernativa.

Lasciò il seggio e si sposò a Marsiglia con una giovane francese che gli diede due figli.

Nella Gazzetta Ufficiale del 1878 risultava residente a Salerno ed esplicava la mansione di Direttore della succursale del Banco di Napoli. Fu anche direttore della Banca Nazionale di Foggia.
Morì a Nizza l’8 gennaio 1903 all’età di ottantadue anni..

Pubblicò lo studio storico “Il secondo periodo del Risorgimento” nel 1882.

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