Efisio Gramignano

Efisio Gramignano era un giovane macchinista del piroscafo Piemonte che nella notte del 6 maggio del 1860 si trovò pronto all’appuntamento con il destino.

Stefano Efisio Gramignano (o Grumignano) di Fedele, nacque a Cagliari il 4 maggio 1833.
Era di mestiere macchinista di navi a vapore e nel 1860, a ventisette anni, Stefano Efisio Gramignano si trovava imbarcato sul “Piemonte”, uno dei due battelli a vapore della compagnia Rubattino di cui Garibaldi si impadronì in circostanze misteriose, utilizzandoli per il trasporto della sua truppa. Durante la traversata, partita da Quarto presso Genova il 5 maggio 1860 e giunta l’11 successivo in Sicilia, Efisio Gramignano, al contrario di altri marinai, scelse di unirsi alla spedizione in cui si era trovato coinvolto per caso e affrontare il fuoco nemico.
Fece tutta la campagna.

Rientrato a Cagliari, riprese il proprio lavoro come macchinista ferroviere e poi come fuochista al gasometro e tralasciò per dieci anni di riscuotere la pensione «decretata dal Parlamento ai valorosi e leggendari eroi di Marsala», finché non fu il prefetto in persona a imporglielo. Con Garibaldi, in seguito, tornò altre volte a rischiare la vita per l’ideale italiano, sia nel 1866, sia l’anno successivo nel tentativo di liberare Roma a Mentana. Ebbe una vita lunga e diversi figli e nel 1910 partecipò alle celebrazioni del cinquantennale a Marsala.
Stefano Efisio Gramignano è morto nella città natale il 4 maggio 1927, alla vigilia di compiere 94 anni.

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