Fedele Boni

Fedele Boni, povero bracciante analfabeta, dopo il congedo dall’Impresa tornò definitivamente a Parma, nell’ombra, da cui era bal­zato fuori con tanto entusiasmo.

Boni Fedele Geminiano Maria di Giovanni e Vigorani Annunziata nacque a Modena, il 24 aprile 1833.
Apparteneva a una famiglia povera e risulta essere stato analfabeta. Lavorava come bracciante a giornata. Nel 1859 s’arruolò volontario e si batté valorosamente a San Martino.
Partecipò anche alla spedizione dei Mille aggregato alla 2^ compagnia.
Dopo la conquista di Reggio Calabria fu ricoverato per pochi giorni all’ospedale e poi per il resto della campagna con il grado di caporale fu inquadrato nei cacciatori d’Aspromonte con il compito di reprimere la reazione degli sbandati e di tutelare l’ordine pubblico.
Si congedò il 21 dicembre e tornò a Parma a fare il bracciante.
Si spense in povertà il 10 giugno 1905.

1,0 / 5
Grazie per aver votato!

Rispondi