Antonio Sterchele

Antonio Sterchele, fornaio trentino, lasciò la propria casa a 29 anni, partecipò all’impresa dei Mille e fu tra i pochi emigrati a trovare lavoro e famiglia lontano da casa.

Sterchele

Sterchele Antonio di Pietro nacque a Trento il 28 settembre-1833.
Era un panettiere.
Nel 1859, nei tempi tumultuosi che precedettero la guerra, emigrò dal Trentino, che non rivide mai più, e si recò clandestinamente a Milano.
Durante la seconda Guerra d’Indipendenza lavorò in uno dei tre forni che l’esercito piemontese impiantò a Milano per le razioni ai soldati: quello in via Santa Teresa dove ebbe come compagno di lavoro Pietro Sartori da Levico (anch’egli uno dei Mille).
Nel 1860, informato dai suoi amici e compatrioti che era pronta una spedizione per liberare la Sicilia, si recò a Genova insieme a Sartori e così la mattina del 6 Maggio salpò da Quarto e fu aggregato alla 5^ compagnia.
Partecipò a tutte le azioni dell’impresa.
Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille.
Al termine dell’impresa ritornò a Milano.
Dal comitato di emigrazione fu inviato a Torino e poi a Torre di Bario dove si sposò e mise su famiglia.
Rimasto vedovo fu amato e soccorso da tutti i suoi figli.
Morì a Torre di Bario il 19-11-1918, quindici giorni dopo che Trento si univa al Regno d’Italia.

Non c’è la sua foto sugli album del fotografo Pavia, ma esiste una sua fotografia da vecchio.

/ 5
Grazie per aver votato!

Rispondi