Crescenzio Baiguera

Il campo di Battaglia di Calatafimi, dove fu mortalmente ferito Baiguera
Il campo di Battaglia di Calatafimi in un disegno di Nodari

Crescenzio Baiguera era un uomo del popolo, semplice e di ruvida generosità; l’unico ricordo che rimane di lui èla descrizione del suo funerale siciliano in una grande chiesa.

Baiguera (Baignera) Carlo Crescenzio di Francesco (di professione oste) e di Caterina Paris, nacque a Gardone (Brescia) il 6 settembre 1822.
Era di professione operaio. Non era più giovanissimo, e probabilmente sposato con figli, quando raggiunse Genova e s’imbarcò con gli altri volontari alla volta della Sicilia.
Venne incorporato nella 4ª compagnia. Ferito dalle schegge di una granata nella battaglia di Calatafimi, morì ad Alcamo il 20 luglio 1860, a seguito dei danni subiti alla testa. Alla famiglia la morte fu notificata solo nel 1862.
Le sue spoglie furono tumulate nel camposanto di Alcamo. Le sue imponenti esequie nella chiesa dei francescani furono ricordate da Giuseppe Bandi ne I Mille da Genova a Capua.

Di lui  non resta neppure un’immagine e ovviamente non è compreso nell’Album dei Mille del fotografo Pavia.

Dopo la morte Baiguera fu completamente dimenticato e anche la sua città natale non gli ha mai dedicato una piazza, una via e nemmeno un vicolo.

“… il morto, vestito della sua camicia rossa, giaceva sopra il catafalco, in mezzo a una infinità di grossi ceri; intorno al catafalco stavamo noi e stavano tre o quattrocento siciliani armati, e poi tutti gli uomini e le donne della città, poveri e ricchi…” 

G. BARDI

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