Giuseppe Pietro Bresciani

Bresciani Giuseppe Pietro dei Mille

Giuseppe Pietro Bresciani rimase coerente con gli ideali garibaldini e per questo venne degradato e espulso dall’Esercito. Ripose le armi e diventò un tranquillo notaio di paese.

Bresciani Pietro Giuseppe di Silvio e di Costantina Cadei nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 23 novembre 1836.
Avviato agli studi, nel 1856 a Bergamo ottenne la licenza liceale. Presso l’Ateneo di Pavia si iscrisse nella facoltà di Giurisprudenza.
Nel 1859, eludendo la polizia, accorse in Piemonte e partecipò alla II guerra d’Indipendenza. Fu aggregato al 1° Reggimento Granatieri di Sardegna. Fece tutta la campagna e fu congedato il 24 novembre 1859.

Era appena tornato agli studi quando, insieme a molti studenti pavesi tra cui il cugino Cadei, nel 1860 quando partecipò alla spedizione dei Mille. A Talamone fu aggregato VII compagnia (B. Cairoli) e imbarcato sul “Piemonte”.
Nella battaglia di Calatafimi riportò una ferita alla spalla e perse i due amici con cui si era arruolato: Cadei e Bonardi.
L’11 giugno fu promosso sottotenente. Il 1° ottobre fu promosso tenente. Ebbe le medaglie commemorative, la pensione dei Mille e una medaglia d’argento al valor militare.
Dopo l’impresa, volle far parte dell’Esercito regolare e gli fu confermato il grado di tenente.
Nel 1862, poiché il suo reparto era destinato a contrastare il passo a Garibaldi in Aspromonte, presentò le dimissioni. Con R.D 16.4.1862 in seguito a parere del Consiglio di Disciplina fu rimosso dal grado e dall’impiego.

Ripresi gli studi, ottenne la laurea in giurisprudenza ed esercitò la professione di notaio.
Nel 1866 partecipò come semplice soldato alla III guerra d’Indipendenza.

Morì ad Adrara San Martino il 17 settembre 1907.

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