Michelangelo Calafiore

Bagno penale di Santo Stefano

Michelangelo Calafiore, medico di paese concluse una vita dedicata agli ideali giovanili con l’impresa dei Mille, trovando la morte subito dopo essere tornato a casa dopo dodici anni.

Calafiore Michelangelo di Francesco e Teresa Spanò, nacque a Fiumara (Reggio Calabria) il 21 gennaio 1809. Il padre era medico.
Fece studi superiori con l’aiuto di uno zio prete.
Nel 1828 si recò a Napoli per studiare medicina e iniziò a frequentare altri calabresi come Luigi Caruso e Giuseppe Rizzo. Tornato in Calabria lavorò come medico a Fiumara, ma cominciò a cooperare con i fratelli Plutino, i fratelli Romeo e altri patrioti, per la diffusione dei principi liberali e patriottici.
Nel 1833 partecipò ad un’improvvisata congiura per sequestrare il Re, senza subire serie conseguenze.
Partecipò all’insurrezione del 1847 capeggiando le manifestazioni a Fiumara insieme al farmacista del paese, Rocco Morgante. Dopo essere stato in clandestinità, l’anno successivo scoppiò la rivoluzione e Calafiore partecipò aggregandosi come ufficiale alle truppe organizzate da Plutino al campo dei Piani della Corona. Domata la rivoluzione Michelangelo cercò di fuggire ma venne ferito e arrestato.

Nel 1852 ricevette la condanna a morte dalla Corte Speciale di Reggio. Successivamente ebbe la pena commutata all’ergastolo scontata nel bagno penale di Santo Stefano dove conobbe Settembrini, Spaventa e altri.
Nel 1959 venne deportato insieme ad altri ergastolani politici, sulla nave “Stromboli” fino a Cadice. Da tale porto una nave statunitense doveva condurli in Sudamerica. Riuscendo a a dirottare la nave verso l’Irlanda i deportati recuperarono la libertà.

Calafiore ritornò in Italia, si arruolò con i Mille e fece la spedizione dei Mille da capitano medico-chirurgo. Dopo la presa di Palermo sbarcò in Calabria con Plutino, con Bianchi ed altri a preparare la strada per i Mille.
Conclusa la sua missione Calafiore ritornò finalmente a casa dalla moglie, con il modesto incarico di ricevitore del lotto, ma il 7 luglio 1861 morì. Alla vigilia della morte, ebbe la croce di cavaliere.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Rispondi