Pietro Artifoni

Artifoni

Pietro Artifoni, uomo e del popolo, fece il soldato e il carrettiere, ebbe una mira eccezionale, ma finì in povertà a mangiare gatti.

Artifoni Pietro di Antonio e di Angela Minetti nacque a Bergamo il 4 dicembre 1818.
Nel 1860 partecipò alla Spedizione dei Mille aggregato alla VIII compagnia. Si distinse per la sua grande abilità di tiratore scelto durante i combattimenti a Palermo.
In effetti sembra che Artifoni abbia avuto dei trascorsi militare prima del 1860: prestando servizio di leva nell’esercito austriaco, poi nel periodo 1843-48 nella legione italiana del generale Garibaldi a Montevideo, dove forse era emigrato in cerca di lavoro, e infine nel 1855 in Crimea al servizio dell’esercito inglese.
Godeva di fama da grande tiratore; a Palermo aveva centrato un maggiore borbonico in piena fronte.
Dopo l’impresa dei Mille fu congedato con il grado di sergente il 4 dicembre 1860.
Ritornato a Bergamo si sposò ed ebbe cinque figli.
Fece anche la campagna del 1866 tra i volontari.
Fu residente a Villa di Serio poi a Pedrengo e dal 1877 a Seriate. Visse poveramente facendo il carrettiere e si si racconta che usasse la sua infallibile mira per procurarsi gatti da mangiare.
Morì a Seriate il 18 gennaio 1884.

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