Pietro Baiocchi, dal profondo Abruzzo giunse a Genova, non è chiaro come, per partire con i Mille e morire a Palermo per un colpo al petto da arma da fuoco
Pietro Baiocchi nacque a Atri il 17 maggio 1834, figlio di Andrea Baiocchi di Città Sant’Angelo e di Matilde De Sabatinis.
Orfano di entrambi i genitori fin dall’infanzia fu cresciuto da alcuni zii e istruito da Gabriello Cherubini e da Ariodante Mambelli, intellettuali di provincia ma di cultura liberale e mazziniani, il cui magistero fece nascere in Baiocchi la passione politica.
Dopo gli studi nel seminario di Atri si spostò a Teramo per poter continuare gli studi. Qui entrò in contatto con ambienti di cospiratori.
Risulta essere stato anche studente dell’università di Pisa per un certo periodo.
Sorvegliato dalla polizia e venuto a conoscenza della spedizione in Sicilia, preferì espatriare di nascosto disertando dall’esercito in cui svolgeva la leva.
Corse a Genova, diventando l’unico abruzzese dei Mille. Cadde a Palermo il 27 maggio1860. Ebbe alla memoria le medaglie commemorative. La città di Atri gli ha intitolato una via. Nella casa natale fu posta nel 1887 una lapide.