Agostino Lurà

Lurà

Agostinò Lurà, nonostante risultasse un “capomastro”, era uno dei più ricchi tra i Mille; visse in un castello ma era conosciuto per la sua rude generosità.

Lurà Agostino Vincenzo Amante di Carlo e di Giuseppina Camponuova nacque a Bergamo il 2 gennaio 1834.
La sua era una famiglia di impresari edili originaria di Mendrisio. Agostino lavorò col padre e con i fratelli in molte costruzioni edilizie a Bergamo e provincia, ottenendo anche l’appalto per il nuovo Ginnasio-Liceo di Bergamo.

Nel 1860 partecipò alla spedizione dei Mille nella VIII compagnia. Prese parte ai combattimenti di Calatafimi e di Palermo e a Giugno fu congedato per infermità fisica. Ebbe le medaglie commemorative e la pensione dei Mille.

Ritornato a Bergamo riprese la sua attività imprenditoriale. La Gazzetta Ufficiale del 1878 lo riporta “capomastro” ma in realtà era un ricco impresario edile che riuscì ad acquistare l’antico castello di Cesate di Sotto. Lo ingrandì e lo rese una magnifica villa dove si ritirò, dedicandosi ad opere di beneficenza.

Lurà fu amico di Daniele Piccinini di cui teneva nel suo studio un ritratto e di altri garibaldini.
La sua pensione veniva distribuita alle famiglie bisognose dei Mille.
Il castello in cui viveva venne lasciato nel testamento all”Opera Bergamasca per la salute dei fanciulli”.
Morì il 21 dicembre 1906.

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