Antonio Simonetta

Antonio Simonetta, giovane mite e gentile, aveva al mondo solo il padre e lo lasciò a Milano per andare a morire in Sicilia e di lui non è rimasta neppure la tomba.

Simonetta Antonio di Cesare e di Amalia Salmini nacque a Milano 1841.
Nel 1859 partecipò alla II guerra di indipendenza. Combatté valorosamente a Varese e a San Martino.

Nel 1860 ancora diciannovenne partecipò alla spedizione dei Mille.
Aveva lasciato a Milano il padre vedovo e solo.
Si aggregò alla VI compagnia.
Cadde a Palermo il 29 maggio 1860 colpito al cuore mentre si combatteva vicino al Convento dei Benedettini.
Fu spogliato della camicia da parte di uno dei picciotti. Abba così descrisse quella scena: “Non v’è dubbio. Simonetta è morto. Abbiamo incontrato un picciotto con una camicia a riquadri rossi e bianchi… Margarita lo fermò. – Dove hai preso codesta camicia? – L’ho levata ad un morto. – Dove? – Ai Benedettini. – Vieni con noi! Un buco nella camicia mostrava che il povero amico nostro fu colpito al cuore. Morì quel candido e forte giovane senza uno di noi vicino da dirgli: “Ne parlerai a mio padre!” Corremmo ai Benedettini, cercammo: nulla. Non si sa nemmeno dove l’abbiano sepolto. Simonetta milanese diciannovenne, puro come uno di quei fraticelli che cantarono al letto di San Francesco morente“.

Nell’album dei Mille sotto il nome di Antonio Simonetta è inserita quella che probabilmente la foto del colonnello Francesco Simonetta giunto in Sicilia con la spedizione Medici.

“… uscito l’anno avanti incolume dalla battaglia di San Martino, cadeva al convento dei Benedettini, dove gli amici ne cercarono poi invano il corpo…”

G.C ABBA
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