Gaetano Mascolo

Gaetano Mascolo di Francesco nacque a Casola di Napoli, 12 febbraio 1828.
Da giovane svolgeva la professione di bottaio a Casola. Nel 1848 partecipò insieme a Giuseppe Abbagnale,  Gaetano Mariconda e altri  a una associazione segreta di ispirazione mazziniana che voleva reagire allo scioglimento del parlamento e la sostituzione del governo costituzionale ad opera di Ferdinando II. Scoperta la setta ai primi del marzo 1849, in primo tempo il Mascolo riuscì a fuggire, per essere poi catturato e condannato nel 1950 a 24 anni di reclusione. Il nome di Gaetano Mascolo è ricordato nel 1954 da Luigi Settembrini nelle sue Ricordanze fra i reclusi nell’ergastolo dell’isola di Santo Stefano, anche se probabilmente scontò la pena anche in altri penitenziari (Nisida e Procida)
Nel 1858 fu compreso tra coloro che dovevano essere deportati in Argentina; tra di essi figuravano anche note personalità quali Carlo Poerio, Luigi Settembrini e Silvio Spaventa. Così 66 detenuti “politici” furono imbarcati, nel gennaio del 1859, sulla corvetta Stromboli e trasportati a Cadice, dove vennero trasbordati sulla David Stuart, la nave statunitense noleggiata dal governo napoletano per il viaggio oltreoceano.
Venne liberato, assieme agli altri prigionieri politici, grazie al colpo di mano di Raffaele Settembrini, il figlio di Luigi, il quale  riuscì a costringere il capitano statunitense a dirottare la nel Regno Unito la David Stuart.
Nel 1860 si imbarcò da Quarto con i Mille con altri dei 66 deportati dello Stromboli (Abbagnale, Piccoli, Lamenza, Damis e altri).
Dopo la conclusione della campagna ritorno dalla famiglia, dopo 11 anni di assenza.
Morì a Napoli il 21 marzo 1872.

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