Giuseppe Volpi

Volpi

Giuseppe Volpi, un ragazzo di 16 anni scappato di scuola per partire per un’avventura pericolosa, tornò a casa ma non per sempre.

Volpi Giuseppe Gian Bettino nacque a Lovere il 4 ottobre 1843 da Eugenio ed Elisabetta Grassi.
Figlio di un agiato commerciante, era studente del liceo di Bergamo quando fuggì per correre a Genova insieme al suo compaesano Francesco Bonetti ad alcuni compagni di classe e di scuola.
Il bidello del liceo comunicò l’accaduto al padre di Volpi in una sgrammaticata e angosciata lettera.
Fu uno dei molti adolescenti lombardi che riuscirono a superare i controlli sull’età e furono ammessi alla spedizione che salpò da Quarto la storica sera del 5 maggio 1860. Fu inquadrato nella 6ª Compagnia.

A Calatafini fu leggermente ferito e durante la convalescenza fece una gita alle rovine di Segesta con gli amici Sylva e Maironi che dopo qualche giorno morì per un’emorragia.
Dopo la convalescenza fece tutta la campagna.
Volpi fu congedato del novembre 1860 e fece domanda di riammissione alla scuola che aveva abbandonato a maggio, in classe 7^.
Ritornò poi a Lovere, senza proseguire con gli studi universitari.
Nel 1864 risultava domiciliato a Milano.
Nel 1866 eccolo di nuovo tra i garibaldini. Nello scontro sanguinoso del 3 luglio a Monte Suello, ebbe una grave ferita alla coscia sinistra. Sopportò l’amputazione, ma il 30 agosto successivo nell’ospedale di Brescia morì, a soli 23 anni.

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