Eugenio Fabi, partecipò all’impresa come marinaio e come combattente, fu ferito e rimase invalido, ma non fu incluso in nessun elenco dei Mille.
Fabi Eugenio nacque ad Ancona il 5 aprile 1838.
Nel 1860 si trovava a Genova imbarcato come marinaio con il ruolo di nostromo. Era in contatto con il concittadino Augusto Elia incaricato di reclutare i marinai sufficienti alla manovra del “Piemonte” e del “Lombardo” e da questi fu arruolato durante gli ultimi preparativi della spedizione. S’imbarcò con l’amico Demetrio Conti anch’esso marinaio anconetano.
Dopo lo sbarco era aggregato ai Carabinieri genovesi e combattè a Calatafimi. A Palermo, presso il Ponte dell’Ammiraglio, fu ferito alla mano sinistra e fu soccorso dall’amico anconetano Feliciano Novelli che lo portò in casa di un barbiere palermitano che gli curò la ferita.
Restò invalido e per il suo ardimento ebbe la promozione a sottotenente. Tornò ad Ancona ma visse gli ultimi anni della sua vita a Ripatransone (Ascoli Pieno). Si sposò ed ebbe sette figli, tutti emigrati in Sudamerica.
Per qualche errore non fu menzionato in nessun elenco fino al 1884.
Nell’Album dei Mille di Alessandro Pavia fu inserita, per errore, la sua fotografia sotto il nome di un altro dei Mille: Luigi Fabio
