Francesco Crivellaro

Crivellaro Francesco dei Mille morì negli scontri intorno al palazzo Carini
Gustave Le Gray, Palazzo Carini a Palermo, 1860

Francesco Crivellaro a diciotto anni lasciò la sua famiglia per partire con Garibaldi da Quarto e lasciò la sua vita negli scontri strada per strada a Palermo; poi venne dimenticato e lasciato fuori da tutti gli elenchi dei Mille.

Crivellaro Francesco nacque a Venezia 1842. Il padre era il proprietario dell’albergo “Il Cappello Nero”.
Francesco nel 1860, col sentore della spedizione in Sicilia, espatrio clandestinamente, raggiunse Genova e si unì così alla schiera guidata dal generale Garibaldi.
Fu inquadrato nella prima compagnia.
Nella marcia alla volta di Palermo per una piaga al piede fu costretto a procedere in coda. A Palermo partecipò allo scontro del palazzo Carini. Si era appiattato dietro le persiane di una finestra e tirava colpi precisi contro i Borboni quando una palla nemica lo colpì al basso ventre. Spirò poche ore dopo tra le braccia dei commilitoni Zolli, Molinari, De Col. Prima di morire raccomandò agli amici che inviassero una ciocca dei suoi capelli alla madre. Era il 27 maggio 1860.
Francesco Crivellaro non compare nei vari elenchi dei Mille.
Il conterraneo Zolli, testimone dei fatti, nelle sue Memorie edite nel 1885, ricorda il ferimento all’addome a la morte in ospedale, deplorando che il suo nome non fosse nell’elenco.

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